Arredamento coloniale

Gli operatori che trattano arredamento coloniale a Milano e provincia.

AZIENDE ARREDAMENTO COLONIALE IN EVIDENZA

Martin Arreda

MARTIN ARREDA Linee dallo stile coloniale, materiali naturali ricchi di calore, tradizione, fascino e prestigio. Da oltre 50 anni protagonisti dell'arredamento di classe, zona giorno, notte, cucine, bagno e complementi d'arredo. Via Terruggia, 21 – MILANO – Telefono/fax. +39 02.66106053.

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Nell’ultimo periodo l’arrivo dall’estero di mobili di genere etnico, coloniale e dal lontano oriente a Milano ha visto un incremento eccezionale, per merito dell’affidabilita’ raggiunta dai venditori del campo arredamento coloniale. Ma, in parte ancora maggiore, il successo del coloniale e’ dovuto ad una crescente qualita’ e tipicita’ del mobile d’arredamento etnico. Questo genere e’ infatti un mirabile mix fra diversi e validissimi stili di arredamento. InMilano presenta i piu’ noti a affidabili importatori e rivenditori di arredamento coloniale di Milano.


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ORISSA: grande negozio che affianca, ad una collezione di mobili classici, moderni e vintage, un vasto campionario di pezzi di arredamento coloniale ed etnico che propongono valori artistici e spirituali agli appassionati che sapranno apprezzarli. L’Azienda vanta una lunga esperienza nel settore dell’import, in quanto tutti i mobili vengono selezionati nel sudest asiatico direttamente dai titolari ed inviati nel punto vendita di Milano. Orissa Mobili Etnici e Coloniali. Un vero e proprio “showroom” di arredo del Sol Levante e del Nord/Sud Est Asiatico. Orissa è una regione centrale dell’India, ricca di arte e tradizione, ma di estrema povertà.
In un contesto tipicamente orientaleggiante, nel cuore della Milano attenta alla moda e al design, in quel di Via Tortona, nasce il “bazar” Orissa, un magazzino d’arte e oggetti d’importazione, presente sul mercato dal 1974, prima con abbigliamento e poi, dal 1989, con mobili e complementi.
Un vero e proprio “showroom” di arredo del Sol Levante e del Nord/Sud Est Asiatico, i cui clienti sono per lo più dettaglianti e negozi di tutta Italia.
I mobili coloniali, di taglio europeo del primo Novecento, provengono da diverse regioni, l’India, l’Indonesia e alcuni aggetti anche dal Nepal e dalla Tahilandia.
“Orissa” è una ditta a conduzione famigliare che nel corso degli anni ha saputo selezionare fornitori ad hoc, recandosi sul luogo almeno 3/4 volte all’anno e scegliendo da vicino i pezzi migliori, i legni più resistenti e pregiati, prevalentemente teck o indiani, come il sheesham, una sorta di palissandro e gli oggetti più particolari, ricchi di storia e curiosità. La nascita di “Orissa” risale a più di vent’anni fa, quando i primi oggetti commerciati provenivano dal Brasile. Ma l’India, nella fattispecie, era ed è più ricca di stimoli e aveva una storia più interessante, fatta di arte e colori e di metafore che ben si adattavano ai mobili che la clientela aveva cominciato a richiedere sempre più assiduamente. “Orissa” iniziava così il suo viaggio verso l’Oriente. E, naturalmente, il valore aggiunto di un’attività di questo genere, spesso più che concorrenziale, stava nel rapporto di assistenza continua, elemento tutt’oggi di importante rilievo nell’attività di relazione anche post-vendita con la clientela.
Un piccolo laboratorio interno di restauro e decorazione offre la possibilità di personalizzare alcuni prodotti, come le credenze e le piccole e grandi macine a forma triangolare, splendide anche laccate e smaltate a proprio gusto e piacimento. Scorgendo nel retro-bottega, mai dar per scontato un angolo all’interno di questo spazio multi etnico e artigianale, impilate a torre, le seggioline indonesiane lavorate a mano, di altezza 50 cm circa. Creativi e divertenti i tavolini in ferro battuto con asse a fessure, ripreso dalle antiche finestre a trafori dell’India del XIX° secolo. Una delle particolarità di questo “bazar multi culturale” è quella di riadattare oggetti di uso diverso a veri e propri mobili e complementi d’arredo post-moderni, come gli antichi scrigni tibetani, rivisitati nella versione “bauletto porta-gioie” da camera o da viaggio.
Perfetti per l’arredo di camere e soggiorni anche gli specchi indiani, sverniciati e coloratissimi, un po’ vintage e un po’ rustici, adattabili anche agli arredi di esterni, ideali per accostamenti di design. Più ricercati ma di veramente rara bellezza, gli armadietti ricavati da portoni originali, con apertura a chiavistello.
E’, infatti, metodo di “Orissa” quello di recuperare ante e chiusure di armadi e casseforti, oltre che di portoni e finestre, per costruirvi intorno ciò che occorre e creare un mobile originale ex novo. Complementi, ma anche semplici oggetti decorativi, le “trasportine” da seduta per elefante in ferro o legno, rivisitate in versione tavolini “poggia bicchieri”, meglio se impilati uno sopra l’altro su più livelli. La bellezza di questi oggetti sta nell’ avere una sorta di potere di “adattabilità” a più contesti, dall’arredamento moderno iper essenziale a quello più classico. La coppia di statue indonesiane, i LORO BLONYO (gli inseparabili), ad esempio, non ha una contestualizzazione tale per cui non possa essere addirittura posta all’interno di un giardino di begonie. I Loro Blonyo, secondo una credenza popolare, portano prosperità e felicità alla casa e sono tra gli oggetti preferiti dagli innamorati.
Le statue, in effetti, per quanto difficili da inserire in un ambiente familiare hanno un grande impatto visivo ed emotivo e sono ormai diventate un must nei contesti dell’arredo alberghiero e di alcuni locali di tendenza. Un esempio? Le famose teste di Buddha indonesiani o i mezzi busti in meditazione, in bronzo pesante o legno mastello.
Già più difficile contestualizzare le “mucche a grandezza naturale” o gli “elefantini con trasportina” per principi e maharajah, più volte utilizzati come adornamento delle hall di alberghi categoria extra lusso. Particolarmente scenografico l’altare da processione proveniente dalla città di Bikaner, in India, laccato e con specchi decorativi su tutto il perimetro, alto almeno mezzo metro e utilizzato anticamente per trasportare la statua della divinità che si intendeva celebrare durante uno di quei tipici cortei religiosi di paese.
Ma, fatta eccezione di questi casi più particolari, il kore business di “Orissa” è la vendita al dettaglio di piccoli oggetti, anche di semplice uso comune, come stoffe, porta oggetti e tavolini multi uso. Ma anche di armadi e credenze, spesso rilavorati, ad uso libreria o vetrinette. A breve “Orissa” entrerà in distribuzione affiancandosi, per il momento in esclusiva, ad un nuovo negozio sui navigli che sarà inaugurato prossimamente, non solo come punto vendita ma anche come spazio poli funzionale adibito a mostre ed eventi. “Orissa” si definisce “shabby chic”, semplice e alla mano, piace perché esaudisce ogni desiderio. MOBILI ETNICI e ARREDAMENTO COLONIALE: Milano, Via Tortona.